martedì 9 novembre 2010






DIETRO LE SBARRE CON ALDO GIOVANNI E GIACOMO

NEL CARCERE DI OPERA: fra surrealismo e realtà


Sono stata, invitata dallo Studio Angeletti, ad Opera il 20 ottobre scorso per assistere allo spettacolo"Lettura e Umorismo", risultato del laboratorio "Leggere libera-mente"del gruppo di scrittura creativa del carcere. Testimonial d'eccezione, Aldo Giovanni e Giacomo. Sul palco, i detenuti hanno letto alcuni loro scritti prodotti in laboratorio attorno al tema sull’umorismo e hanno messo in scena un vero spettacolo comico.

Il laboratorio "Leggere libera-mente" si basa sui principi della biblioterapia, termine coniato dallo psichiatra William Menninger che sta a significare "cura attraverso la lettura".

Il carcere di Opera
La casa di reclusione di Opera, alle porte di Milano, è la maggiore delle 225 carceri italiane (e d'Europa) con 1.400 detenuti, di cui 1.300 con condanne definitive. Qui, alle porte di Milano, si aggirano mansueti boss mafiosi e serial killer dai nomi celebri. Una prigione modello, dove cento celle hanno la doccia privata e il centro clinico conta un’ottantina di medici e infermieri e sale chirurgiche all’avanguardia e i peggiori incubi della storia d’Italia diventano normalità, quadretti di vita quotidiana. Durante lo spettacolo eravamo seduti nel teatro-cinema e loro, erano seduti tutt’intorno a noi, non ho provato nessun brivido, mi sembravano ragazzi cresciuti durante uno spettacolo di fine anno scolastico. Eppure fra di loro, oltre a comuni malviventi, c’erano mansueti boss mafiosi e serial killer dai nomi celebri. Per molti di loro c’è la “fine pena mai”.


Da oltre 15 anni un gruppo ristretto di detenuti si incontra settimanalmente per confrontarsi su libri, condividere racconti, poesie e per discutere sui benefici della lettura, sotto la guida della Dr.ssa Barbara Rossi, Psicologa e psicoterapeuta. Ho trascorso due ore molto interessanti e ho riso anch’io di gusto insieme a loro.

Emozionante il primo impatto quando, accompagnati dagli agenti di custodia siamo entrati nella sala sala del teatro, ci distinguevamo dai carcerati, solo da un cartellino al collo con scritto ospiti. E’ scoppiato un fragoroso applauso sia da loro che e dal personale del carcere, soprattutto per i tre testimonial eccezionali: Aldo Giovanni e Giacomo, seduti in prima fila. Il trio comico, si è prestato generosamente con la loro arte quale contributo per incoraggiare e sostenere il progetto che sta dando ottimi risultati, concludendo con una esilarante interpretazione di uno schetch “viaggio a Pizzo Calabro”, tratto da “Tel chi el telun” spettacolo del 1999, ancor’oggi attualissimo e di un umorismo graffiante.

Schetch che ha letteralmente fatto esplodere risate e battimani a non finire!

Dopo lo spettacolo riesco a scambiare qualche battuta con Giovanni che conosco con Aldo dagli anni Ottanta…

D.:Come mai sietie qui?

R.: “Siamo intervenuti a Opera perchè contattati dal gruppo che lavora sulla lettura e umorismo, il laboratorio di lettura e scrittura creativa. Tra l’altro c’interessava conoscere l’ambiente teatrale carcerario perché il nostro prossimo film ci vedrà, se pur temporaneamente, dietro le sbarre”!

D.:Ho sentito che avete fatto una mezza promessa ai detenuti di Opera: presentare qui in anteprima (prima di Natale) il vostro film in preparazione.

R.: “E’ vero, adesso vediamo di organizzare la cosa, credo ci vogliano permessi, controlli, eccetera, ma se ci riusciremo ne saremmo veramente felici!”

Aldo Baglio è nato a Palermo il 29 settembre 1958. Praticamente fin dall'inizio fa coppia fissa con Giovanni. Silvana Fallisi, sua moglie è spesso interprete nei film del trio.
Giovanni Storti (Milano 20 febbraio 1957), la sua vita professionale si fonde, fin dagli inizi con quella di Aldo.
Giacomo Poretti (Villa Cortese 26 aprile 1956). Di giorno era infermiere mentre di notte, insieme alla (ex moglie) Marina Massironi, protagonista di spettacoli comici.

Il nuovo film del trio (l’ottavo):

LA BANDA DEI BABBI NATALE, regia di Paolo Veronese. Uscita prevista prima di Natale. Curiosità: il titolo l’hanno trovato i fan di Facebook

“E' la notte della vigilia di Natale: cosa ci fanno i tre in questura? Gli amiss, uniti dalla passione delle bocce, sono finiti nei guai: quali storie racconteranno per scagionarsi dalla terribile accusa di essere una banda di ladri? Aldo, scommettitore incallito, e' temporaneamente disoccupato; Giovanni, veterinario poco affidabile, si consuma in una vita sentimentale multipla; Giacomo, di professione medico, vive da troppo tempo nel ricordo di una moglie scomparsa. A mezzanotte i tre saranno riusciti a dimostrare la loro innocenza o finiranno dietro le sbarre?”


IO LI CONOSCEVO BENE (Aldo e Giovanni)

Non erano ancora famosi, forse perchè non avevano ancora incontrato il "pignolo" Giacomo, o forse perchè dovevano "maturare", però erano già irresistibilmente bravi.

Li ho conosciuti personalmente nel 1989, quando lavoravamo tutti e tre per il BURLESQUE, il locale milanese di largo Cairoli che per anni ha tentato di ripetere il successo del DERBY, sulle cui scene sono passati tutti i più bravi comici del momento. Io allora cominciavo a scrivere e mi occupavo del giornalino del BURLESQUE, Aldo e Giovanni si esibivano nelle loro gag e facevano i mimi, ma bastavano le loro smorfie a far ridere. Anche dopo lo spettacolo, quando tutti gli artisti si riunivano per sciogliere la tensione, Aldo e Giovanni con le loro battutine spontanee facevano ridere a crepapelle. La loro è una comicità naturale, le battute e le gag arrivano a raffica.

Nel 1991, si unisce al duo Giacomo e debuttano insieme al Café Teatro di Vergera di Samarate (VA). Il seguito è storia!

Elisabetta Paseggini